Salve a tutte/i,
vorrei riprendere questa discussione che sembra si sia un pò assopita, facendo alcune considerazioni che spero suscitino altri interventi.
Gli ultimi due post mettono l'accento sulla questione debitoria del comune per cercare di capirne l'ammontare e l'opportunità di una scelta simile. Il debito comunale è la ragione, a detta dell'amministrazione, che giustificherebbe, la scelta "politica" di cedere le quote per ripanare tale debito e non solo perchè la legge lo "impone" (ragioni espicitate nel CC del 19 nov scorso e in una intervista al sindaco post-consiglio).
Salvo ascoltare ieri il Sindaco in conferenza stampa su Procida TV, mentre illustrava il "nuovo" piano di raccolta differenziata, dire il contrario.
Infatti rispondendo alle domanda di un cittadino che gli chiedeva della massa debitoria del comune, rispondeva che Procida non ha debiti, o meglio dicendo abbiamo un deficit e non debiti. Altra domanda logica è stata: allora perchè vendete? Il sindaco ha risposto in maniera molto vaga e alla fine ha ammesso i debiti per cui si vende. Basito!!!!
Il problema è che con la cesisone del porto non si risolve il problema del deficit strutturale del comune.
una scelta politica legittima, ma non necessariamente condivisibile.
Altro evento poi degli ultimi giorni è stata prima l'uscita dalla maggioranza di tre consiglieri: Strudel, Cibelli e Formisano che chiedevano su tale argomento il ritiro della delibera di cessione dell quote del porto insieme a 5 consiglieri di minoranza: Romano, Ambrosino, intartaglia, Borgogna e Capezzuto jr.
A questo ha fatto seguito l'iniziativa di una raccolta firme contro tale decisione dell'amministrazione Lubrano che ho trovato sul
blog procidaniuse.
Quindi tutti con gli occhi puntati sul porto turistico di Marina Grande.
Beh forse dimentichiamo che il "sitema porti" di Procida che ancora non sono messi e visti in un ottica di sistema, sono tre.
E' notizia di pochissimi giorni fa, che la Società Marina di Chiaiolella, il consorzio che raggruppa gli imprenditori che attualmente hanno singole concessioni per la gestione dello specchio d'acqua del porto hanno presentato un progetto al comune di Procida per chiedere la gestione del porto della Chiaiolella.
Gli stessi intanto si sono già garantiti legittimamente, il rinnovo delle concessioni demaniali da parte della Regione Campania. E ha pure presentato manifestazione di interesse per l'acquisto del
Allora provando ad allargare l'orizzonte della riflessione.
Mi chiedo dove sono coloro che si straccianno le vesti perchè contrari alla cessione di tali quote?
Parliamo di un 49% che ceduto a detta del comune porterebbe nelle casse tra gli 8 e i 10 mln di euro.
Hanno da dire qualcosa su questo nuovo tassello della storia infinita dei porti di Procida?
Cosa ne pensano allora i consiglieri che oggi si oppongono alla cessione delle quote del porto?
Questi porti allora devono essere tutti pubblici o tutti privati?
E sottolineo che gli imprenditori fannno gli imprenditori, per cui dove trovano spazio cercano di fare business.
Laddove poi la concessione è demaniale, il comune al di là che non prende una lira (cosi come per le spiagge) comunuque deve occuparsi di fare pulizia manutenzione ecc.